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Danza movimento terapia e Alzheimer

Le tecniche della DMT e delle arti terapie in genere si sono costituite attorno a concetti psicologici e neurofisiologici che si basano sulle conoscenze della relazione tra schemi motori e area cognitiva, inoltre la dmt si avvale della conoscenza approfondita degli studi Laban/Bartenieff  che contemplano gli elementi di conoscenza del movimento nella sua possibilità di essere osservato e percepito.

Alcuni assunti di base:

  • mente e corpo sono in costante e reciproca interazione
  • vi è una stretta connessione fra movimento ed emozioni
  • il corpo, con la sua forma, le sue posture, i suoi blocchi, le sue particolari e uniche espressioni motorie e di funzionamento organico, è ricco di significati e rappresenta la storia vissuta dalla persona, con il suo patrimonio di emozioni, sentimenti espressi o soffocati, trattenuti, esasperati, di gioie, sofferenze, problematiche relazionali e di difese
  • allo stesso tempo il corpo racchiude, in ogni stadio della vita, potenzialità di ulteriore espressione e creatività che a loro volta riattivate liberano più ampie emozioni e capacità di movimento
  • l’alternarsi delle varie funzioni psico-biologiche, l’ipertrofia di alcune a discapito di altre, la limitazione della loro gamma, le stereotipie, costituiscono un’alterazione del Sé e uno stato di patologia che sfocia in sintomi e disturbi di vario tipo
  • le attività epressive quali pittura, arti plastiche, teatro, danza e movimento sono modi alternativi per esprimere e comunicare e, talvolta, gli unici possibili per entrare in relazione dia con soggetti gravemente deprivati che con soggetti ‘normali’

L’arte e la danza movimento terapia sono tecniche terapeutiche che hanno avuto origine nei Paesi anglosassoni negli anni quaranta del xx esimo secolo e hanno  integrato man mano gli approcci di artisti, danzatori, psichiatri, psicoanalisti e terapeuti che hanno approfondito e individuato le potenzialità applicative degli approcci espressivi non verbali.

Nel corso degli anni, tale disciplina è stata riconosciuta quale strumento indispensabile per la conoscenza, la prevenzione e l’intervento nella maggior parte delle strutture socio-sanitarie ed educative, oltre ad affermarsi come servizi autonomi e nella pratica privata.

Oggi le arti terapie contano su un apparato metodologico e teorico altamente sperimentato nei vari settori; la loro efficacia è documentata in numerose pubblicazione scientifiche in Italia e all’estero.

Premesse generali:

La struttura del pensiero del malato di A. si basa su forme istintive. E’ incapace di scegliere se non rispondendo a bisogni precognitivi. E’ inoltre incapace di ‘giudicare’ poiché non è in grado di collocarsi in una dimensione oggettiva. Altre problematiche relative all’area cognitiva sono l’aprassia ideativa nelle azioni motorie complesse, gli errori nella rievocazione mnesica, il disturbo dell’attenzione e difficoltà a riconoscere il proprio schema corporeo.

A livello emotivo il paziente è incapace di controllare le risposte emotive sia per la difficoltà a dare il giusto significato a ciò che accade, sia per un deficit di inibizione corticale sulle strutture del cervello limbico. L’incapacità inoltre di strutturare oggetti interni validi e persistenti a causa di  deficit di memoria di astrazione e deduzione porta alla superficialità nei rapporti interpersonali.

A livello motorio sembra che il paziente abbia perso il ricordo della consequenzialità dei movimenti atti ad un preciso risultato. L’iniziativa motoria si riduce, pertanto, in alcuni casi  a prestazioni abitudinarie e istintive come quella di camminare.

La dmt cerca una via di accesso al malato di alzheimer utilizzando “canali sensoriali non verbali” per favorire una comunicazione più completa, integrando proprio  le aree cognitiva emotiva e motoria sopra citate.

Il lavoro nel gruppo:

  • esercizi di respirazione
  • movimenti semplici guidati
  • attività ritmiche
  • lavoro con la voce, canto
  • esperienze guidate di movimento nelle sue diverse dimensioni di spazio, peso , tempo
  • esperienze di movimento creativo individuale, a coppie, di gruppo
  • impiego funzionale di musica e giochi
  • disegno

Obiettivi

  • contribuire a risvegliare il desiderio di vita e il potenziale di energia che ancora è presente
  • esprimere le emozioni in un ambiente protetto
  • riacquistare iniziativa motoria e gestuale
  • favorire processi di ri-apprendimento attraverso la ripetizione dei gesti legati a delle finalità
  • fornire occasioni di socializzazione, rompendo la solitudine e l’isolamento
  • rafforzare il senso di identità perduta
  • miglioramento del vivere quotidiano