Premesse generali e contenuti
“La danza è l’arte del movimento , è l’espressione simbolica della vita.”
La danza è un potente strumento di consapevolezza ma anche di rappresentazione, di comunicazione, trasformazione, di possibilità di maggiore integrazione.
La danza movimento terapia, riconoscendo l’importanza e la complessità delle relazioni tra corpo e mente, tratta disturbi emotivi, cognitivi e fisici mediante interventi a livello del movimento corporeo.
Questo tipo di approccio si riferisce alla globalità dell’essere umano, che è psiche e soma insieme, sempre interagenti.
Attraverso il corpo e le sue modalità espressive, quindi, è possibile intervenire in un processo che agevola l’integrazione emotiva, mentale e fisica della persona.
L’utilizzo del linguaggio non verbale, e quindi arcaico, permette di giungere alla comprensione degli aspetti psichici, delle stereotipie e delle distorsioni corporee che caratterizzano in particolar modo i soggetti psicotici.
Nel vissuto psicotico la ripetizione può presentarsi come una difesa rispetto all’ansia in rapporto a ogni cambiamento nel tempo e nello spazio, così come alle poco prevedibili conseguenze dell’entrare in relazione con l’altro, in ogni situazione in cui il senso di continuità e di permanenza del sé può entrare in crisi.
Quindi, dietro alle stereotipie motorie e alle azioni ripetitive esiste un mondo che chiede di far ritorno alla vita, di potersi esprimere, di essere guardato ed ascoltato per potersi trasformare.
Offrire al soggetto psicotico un ambiente in cui possa esistere di per sé, che gli permetta di essere ascoltato ed accolto così come è, significa rioffrirgli, all’interno del setting terapeutico, le esperienze e le caratteristiche delle prime cure materne/ambientali.
E’ infatti la relazione con la madre, l’ambiente facilitante, che costituisce il presupposto necessario all’esperienza della creatività primaria, dello spazio dell’illusione e della graduale disillusione, dei fenomeni transizionali (Winnicott) tra cui l’uso del movimento simbolico.
Con il recupero dell’uso del movimento simbolico, della forza della soggettività creativa, in uno scambio di reciprocità con l’ambiente, che trasforma ed arricchisce, il paziente con gravi nuclei psicotici ritrova il mezzo atto a riorganizzare i termini della propria esperienza e ad integrare il proprio essere.
E’ all’interno del setting terapeutico che l’esperienza del movimento acquisisce un senso.
La danza movimento terapia promuove questo processo: restituire il paziente a se stesso, fondandosi sulle facoltà acquisite di porsi in contatto empatico/cinestetico/estetico con lo stile personale di movimento del paziente .
La danza terapeuta farà uso della propria esperienza artistica che le permette di utilizzare l’espressione del movimento come mezzo di ascolto dell’emozione; sa che quando le emozioni giacciono oscure, rimosse, inibite, possono limitare distorcere o bloccare la vitalità fisiologica, funzionale ed espressiva del corpo.
Inoltre la capacità di utilizzare il proprio corpo come cassa di risonanza per l’altro e di analizzare la propria esperienza interna in relazione all’altro, sostengono la danza terapeuta nell’entrare nei ritmi e nelle forme del movimento del paziente psicotico, di elaborarli ed integrarli, di restituire loro un senso all’interno di una relazione.
Contenti dell’intervento
- Il movimento riflette la personalità
- La relazione che si stabilisce tra terapeuta e paziente attraverso il movimento, rende possibili dei cambiamenti a livello intrapsichico.
- Cambiamenti significativi che avvengono a livello del movimento, influenzano il funzionamento totale dell’individuo.
Obiettivi
- Strutturazione di un’unità psico-corporea;
- Strutturazione del senso del sé;
- Riconoscimento e controllo delle emozioni
- Ridefinizione dei confini corporei;
- Riconoscimento dello spazio personale e dello spazio di condivisione (il gruppo)
Modalità di attuazione
Si propone una esperienza di gruppo, di un incontro alla settimana della durata di un ora ciascuno.